IL PALAZZO DI VERSAILLES

Zona di caccia all'epoca di Enrico IV, circondata da boschi ed acquitrini, luogo dove Luigi XIII, continuando le abitudini venatorie del padre, costruì prima un padiglione (1624) e poi un piccolo castello (1634), Versailles divenne sotto Luigi XIV il cuore della vita politica francese, giacché qui, nel 1682, il Re Sole volle trasportare da Parigi la sua corte. Geniale intuizione, quella del giovane sovrano, il quale creò per sé una magnifica dimora ed approntò per l'aristocrazia francese, sempre così inquieta nella devozione e nella fedeltà, una sorta di reclusione dorata. Privilegiato ambiente di feste, di svaghi, di divertimenti che in giorni prestabiliti, il lunedì, il mercoledì e il giovedì, si tenevano nei saloni del Grande Appartamento, un parco mirabile, le sculture in marmo o in bronzo d'ispirazione classica, gli allestimenti scenici all'aperto, le rappresentazioni teatrali su testi di Corneille, di Racine, di Molière, le musiche di Lully e le arie del melodramma italiano: tutte queste cose non devono farci dimenticare che l'intera magia di Versailles costituiva un aspetto della politica di Luigi XIV - quello rivolto verso il mondo esteriore, in particolare verso la nobiltà cortigiana - in relazione funzionale con l'altro - quello degli Affari di Stato - ai quali il sovrano attendeva personalmente, senza condizionamento alcuno da parte della nobiltà; e lo faceva ogni mattina, insieme ai ministri da lui scelti, nella stanza al primo piano, contigua alla sua camera, dove nel 1682 ebbe sede il Gabinetto del Consiglio.

L'EDIFICIO

I GIARDINI

IL PETIT TRIANON

IL GRAND TRIANON

HAMEAU

NOVITÁ A VERSAILLES - di Elena Romanello

IL RESTAURO DELL'HAMEAU DI MARIA ANTONIETTA - di Elena Romanello