IL RESTAURO DELL'HAMEAU DI MARIA ANTONIETTA

di Elena Romanello
 

Con l’arrivo del 2014, la reggia di Versailles ha svelato i suoi progetti per quest’anno, che sarà densissimo di eventi e iniziative, come sempre per far vivere quelllo che non è solo un monumento ma un luogo da visitare, amare, scoprire e riscoprire.

I prossimi mesi vedranno di scena tra le altre cose una mostra sulle cineserie, popolarissime nelle corti europee tra Sei e Settecento, un festival dedicato al compositore settecentesco Rameau, nel duecentocinquantesimo anniversario della sua morte, la fine della mostra sull’architetto dei giardini André Le Notre, nato nel 1613, spettacoli, conferenze, restauri e miglioramenti.

Tra i restauri, spicca la volontà di restituire gli interni dell’Hameau di Maria Antonietta, il villaggio agreste in cui la regina amava scoprire una vita più a contatto con la natura. Finora i visitatori, dopo aver visitato il Petit Trianon, visitabile anche all’interno, e i suoi giardini, con gioiellini come il Tempietto dell’Amore, potevano arrivare con una bella passeggiata all’Hameau, che però era chiuso, salvo per i locali della Latteria.

Adesso anche l’interno sarà restituito, con arredi d’epoca, a chi vuole fare un tuffo all’epoca dell’ultima regina di Francia: tra l’altro, dal 2007, l’accesso al Petit Trianon e dintorni si fa dalla maison du Suisse, cioè dal portinaio, che nel Settecento aveva le chiavi di tutto e aveva solo lui il permesso di far visitare i luoghi della Regina in sua assenza.

L’Hameau de la Reine non compariva nell’anime di Lady Oscar, dove si vedeva il Petit Trianon e il Tempietto dell’Amore, mentre appare in alcune tavole del manga e anche in una scena del non esaltante (ad essere buoni) film di Lady Oscar di Jacques Demy, che aveva come unico o quasi lato positivo quello di essere girato nei veri luoghi della storia e non in scenari rifatti.

In attesa di visitare quindi anche l’interno dell’Hameau, non si possono non ricordare alcuni fatti paranormali che interessarono proprio l’area del Petit Trianon.

Nel 1901 le due insegnanti inglesi Charlotte Anne Moberly e Eleanor Jourdain andarono a fare una gita a Versailles, presero quella che credevano una scorciatoia per andare al Petit Trianon, trovandosi in un posto che non esisteva sulle mappe, incontrando persone in costume del Settecento con cui parlarono chiedendo informazioni e sentendo una sensazione crescente di disagio, con in sottofondo una musica del Settecento.

Ad un certo punto arrivarono in uno spiazzo in cui videro una donna bionda che disegnava, sempre in costume del Settecento, poi fu loro indicata una nuova via che le portò prima di nuovo vicino al Grand Trianon e poi al Petit Trianon. Tornate in Inghilterra, le due donne riconobbero Maria Antonietta nella donna che disegnava, si informarono se c’era qualche rievocazione o festa in costume ma scoprirono di no. Visitarono altre volte Versailles, sentendo sempre qualcosa di strano, e scrissero poi un libro. An adventure, su questa loro esperienza ai confini della realtà, in cui avevano visto luoghi che non potevano più esserci all’inizio del Novecento ma che erano documentati nel Settecento.

Nei decenni successivi altre persone videro presenze e sentirono musica, ci fu anche un pittore, René Kuder, che sostenne di aver visto Maria Antonietta senza testa che scendeva dalla scala del Petit Trianon. Chissà se con l’Hameau a posto si assisterà a qualcuno di questi eventi? In ogni caso, sarà un luogo in più bello da vedere a Versailles, armati di scarpe comode, macchina fotografica e tanta voglia di sognare!