AUTRICE
Riyoko
Ikeda nasce a Osaka il 18 dicembre del 1947. Si iscrive alla facoltà di
filosofia dell'università di Tokyo, ma nel 1973, giunta al settimo anno di
studi, lascia l'università per dedicarsi alla carriera di mangaka. Le stile
delle prime opere è fortemente influenzato dal celebre Osamu Tezuka. Tra i manga
di questo periodo sono da segnalare l'opera di debutto "Bara yashiki no shojo"
(La ragazza della casa delle rose, 1967) e una lunga serie di racconti brevi,
tra cui "Ai wa eien ni" (Amore per sempre), "Lola no hatsukoi" (Il primo amore
di Lola), "Asa wa rokuji sanjuppun" (Alle 6 e 30 del mattino), "Canterbury no
natsu" (Un'estate a Canterbury) e "Hatsukoi no monogatari" (Racconto del primo
amore).
Nel 1972, quando la Ikeda ha appena 24 anni, comincia la serializzazione di
"Versailles no Bara" (La Rosa di Versailles), ossia Lady Oscar. L'autrice ha
parlato in più occasioni delle difficoltà incontrate all'epoca nel far accettare
al proprio editore l'idea di un manga a sfondo storico: nei primi anni '70,
infatti, gli argomenti storici erano considerati assolutamente inadatti ad un
fumetto per ragazze. La Ikeda, che aveva letto la nota biografia di Maria
Antonietta scritta dall'austriaco Stefan Zweig e ne era rimasta affascinata, era
però decisa a realizzare il suo ambizioso progetto. Dopo molte insistenze riuscì
a farlo accettare alla casa editrice. La serializzazione di Versailles no Bara
comincia così nel '72 sulle pagine del settimanale Margaret, edito dalla
Shueisha. Il clamoroso successo trasforma Versailles no Bara in un vero e
proprio fenomeno culturale. Viene anche coniato un apposito termine per
indircare il fumetto: "Berubara", contrazione delle parole del titolo. Alle
vendite del manga si sommano quelle dei molti gadgets promozionali.
Frattanto, la carriera della Ikeda prosegue a gonfie vele: dopo l'ultimo dei
nove volumi di Berubara, nel 1975 è la volta dello splendido "Orpheus no mado"
(La finestra di Orfeo), un'altra epopea di amore e morte ambientata questa volta
all'epoca della Rivoluzione Russa. L'atrice giunge con questo manga il proprio
apice grafico e narrativo. Sempre del 1975 è anche la bellissima opera in tre
volumi "Onisama e..." (Caro Fratello), originale racconto di una dolorosa
transizione dall'adolescenza all'età adulta. Seguono, nel 1982, "Jotei Ekaterina"
(L'imperatrice Caterina) e, nel 1986, "Eiko no Napoleon: Eroika" (Il Glorioso
Napoleone: l'Eroica). Lo stile grafico dell'autrice subisce frattanto una
profonda metamorfosi, e si fa più asciutto, spigoloso, essenziale. Nel 1984 la
Ikeda torna sul personaggio di Oscar, sfornando una serie di storie gotiche
incentrate su di lei che si sommano a quelle già uscite a metà anni '70.
Nel 1991 esce il primo dei sette volumi di "Shotoku taishi" (Il principe Shotoku).
Anche in anni recenti la Ikeda ha continuato a trattare soggetti storici: risale
al 1999, infatti, il volume unico "Elizabeth: kuni to kekkon shita onna"
(Elizabeth: una donna sposata al proprio paese).
Attualmente Riyoko Ikeda, autrice anche di numerosi romanzi, saggi e traduzioni,
sta completando "Niberunku no yubiwa" (L'anello del Nibelungo) da Richard
Wagner.
L'autrice, che in questi ultimi anni si è dedicata alla musica lirica, sta
progettando di trasformare "Berubara" in un'opera in italiana della durata di
oltre tre ore.
Notizie tratte da "Lady Oscar" vol. 7 by Planet Manga
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