LA FIABA DELLE ROSE DI VERSAILLES

 

C'era una volta, in un regno non tanto lontano, una bella fanciulla di nome Oscar. Oscar aveva lunghi capelli biondi e grandi occhi azzurri ed era il capitano della guardia reale. Al suo fianco c'era sempre André, un giovane servo, nipote della governante di Oscar, che era cresciuto con la fanciulla.

Un giorno Oscar ricevette dal Re l'incarico di scortare fino al palazzo reale una giovane principessa che sarebbe andata in sposa al nipote del Re. La principessa si chiamava Maria Antonietta; i suoi occhi azzurri erano gioiosi mentre giocava a rincorrere le farfalle nel giardino del castello materno. Il suo viso radioso era incorniciato da leggeri boccoli biondi. La principessa lasciò a malincuore il suo paese per andare a vivere nel fastoso palazzo del suo giovane marito. Egli era un principe non tanto azzurro: era abbastanza grasso e non molto alto e non giunse sul suo cavallo bianco, ma era tanto buono e giusto. La principessa, però, nonostante la bellezza del castello e l'affetto del consorte, non era felice. Soffriva a causa di una brutta strega che con i suoi incantesimi aveva stregato il Re e poteva così avere dal sovrano tutto ciò che desiderava. La principessa sopportava con dignità la strega che coglieva ogni occasione per umiliare la poverina; Maria Antonietta, infatti, poteva contare sull'amicizia di madamigella Oscar che aveva messo la sua vita al servizio della giovane e ingenua principessa straniera.

Una sera la principessa Maria Antonietta volle che madamigella Oscar l'accompagnasse ad una festa in maschera durante la quale le due fanciulle conobbero un prode cavaliere, senza macchia e senza paura, che si chiamava Hans Axel Von Fersen.

Un brutto giorno il Re morì improvvisamente e i due sposi si ritrovarono ad essere i nuovi sovrani del regno. Ma i mali non vengono sempre per nuocere e alla morte del Re seguì immediatamente l'allontanamento dal castello della perfida strega.

Nuovi nemici cominciarono a tramare nell'ombra, ma madamigella Oscar era sempre vigile ed ogni volta riusciva a salvare la regina Maria Antonietta da intrighi e tranelli di ogni sorta. Ma da un complotto ordito dai servitori del Caso e del Destino le due fanciulle non seppero difendersi. Essi, infatti, fecero innamorare la regina Maria Antonietta e madamigella Oscar del prode cavaliere Fersen, senza che nessuno potesse evitarlo, nemmeno il fedele André, che, nell'ombra, assistette impotente allo svolgersi della vicenda. Gli stessi servitori del Caso e del Destino fecero sì che il cavaliere potesse innamorarsi di una sola delle due fanciulle bionde e furono essi a scegliere per lui la regina Maria Antonietta. Il loro amore sarebbe stato difficile e contrastato, irto di pericoli e avrebbe potuto fornire ai nemici della regina l'occasione di schiacciarla. Ma madamigella Oscar, seppur addolorata per la scelta del cavaliere che le aveva preferito la sua amica, continuava coraggiosamente a svolgere il suo ruolo e a difendere i due innamorati. Solo André poteva comprendere il suo dolore, perché soffriva una pena simile: egli amava madamigella Oscar, ma non era da lei riamato e in ciò non c'era niente di magico. I suoi erano sentimenti nobili, veri ed essendo questa una fiaba, la purezza del suo amore avrebbe trionfato su ogni sortilegio. Era, infatti, questo l'unico modo che avrebbe salvato madamigella Oscar dalla magia dei servitori del Caso e del Destino. Questi beffardi servitori, però, lo sapevano e fecero in modo che André dichiarasse il suo amore a madamigella Oscar in una maniera violenta che spaventò la fanciulla, decisa ormai a non amare più nessuno. La disperazione di André mosse a pietà la terribile donna del Fato che un giorno gli scivolò accanto e gli disse: "Io ti darò la felicità che cerchi. Farò in modo che madamigella Oscar si innamori di te" e scomparve. E avvenne ciò che la donna del Fato aveva predetto: una notte madamigella Oscar dichiarò il suo amore ad André. I due innamorati pensarono che da quel momento per loro ci sarebbero stati giorni felici, invece la donna del Fato, in cambio di quel favore che credeva di aver fatto ai giovani, voleva da André la sua vita. Il povero André non avrebbe voluto l'aiuto della donna del Fato per quel prezzo, ma la donna aveva fatto il suo gioco senza spiegarne le regole al malcapitato André che dovette soccombere. Il giorno dopo André morì tra le braccia di madamigella Oscar le cui lacrime di dolore per la perdita prematura dell'uomo tanto amato richiamarono ancora una volta la donna del Fato.

"Chi sei?" le domandò madamigella Oscar.

"Sono la donna del Fato. Sono stata io a prendermi la vita di André in cambio della felicità che gli ho donato facendoti innamorare di lui"

"Ti inganni" le disse madamigella Oscar "Non sei stata tu a farmi innamorare di André. Io da sola ho capito di amarlo da sempre, anche se non me ne ero mai accorta. Il mio André ha saputo aspettarmi e il suo amore intenso mi ha purificata, finché il mio cuore non si è aperto anch'esso all'amore"

"Perdonami" disse la donna del Fato "Ho sbagliato, ma rimedierò al mio errore. Donami la cosa più preziosa che hai ed io sistemerò le cose"

"Le mie ricchezze, i miei palazzi, i miei cavalli, è tutto tuo se vuoi. Prendilo, ma rendimi André"

"Non ho bisogno di queste cose. Voglio la tua vita"

"Ti inganni di nuovo. Senza il mio André, la mia vita non ha più valore, non può essere la cosa più preziosa che possiedo, ma se è ciò che vuoi, prendi la mia vita e fa che io mi ricongiunga a lui"

E così la donna del Fato portò via anche la vita di Oscar che morì quell'istante stesso.

E i due innamorati non vissero per sempre felici e contenti.

 

 

Fine

Silvia (mail to: marinto1755@yahoo.it )