ANNA D'AUSTRIA
Anna d'Austria è la persona che ha esercitato l'influenza più grande
nell'educazioni di Luigi XIV. Inoltre, pur essendo spagnola, è la donna più
rappresentativa della Francia del Seicento. La madre del Re Sole nacque nel 1601
a Valladolid dove sua padre aveva trasferito la sua corte. Era l'Infanta di
Spagna, la figlia maggiore di Margherita d'Austria e di Filippo III. Venne
promessa in sposa a Luigi XIII, re di Francia, a dieci anni. Arrivò, in veste di
sposa, in Francia a quattordici anni. Il suo matrimonio con Luigi XIII vene
celebrato solennemente il 25 novembre 1615 a Bordeaux nella cattedrale di
Saint-André. Per Anna inizia una nuova vita.
Gli occhi verdi di Anna sono luminosi e penetranti, il viso è un ovale perfetto,
la vita sottile, i seni magnifici e tutto ciò fa scordare la sua mediocre
intelligenza. Anna è stata considerata come una delle più belle donne del suo
tempo e non c'è da stupirsi che abbia suscitato la passione di un gran numero di
uomini, fatta eccezione per suo marito.
Luigi XIII, infatti, nei suoi riguardi si comportò in modo sempre più glaciale:
continuò a vivere da solo, a non prendere mai i pasti e soprattutto a non
dormire mai con la regina. Le rendeva visita, come voleva l'etichetta, una o due
volte al giorno, ma non mostrava mai alcuna traccia di una qualsiasi
inclinazione sentimentale verso la bella sposa. Luigi era timido, introverso, di
salute fragile. Dopo due anni dalle nozze era del tutto indifferente all'amore e
insensibile al fascino della giovane regina; tanto che riuscirà a consumare il
matrimonio solo a diciotto anni. Però, anche se non voleva mostrarlo, era
mortificato di non poter avere un Delfino. Solo la notte del 25 gennaio 1619
finalmente il suo matrimonio fu "perfetto". Da allora rinunciò alla caccia per
poter restare a letto fino a tardi con l'adorabile consorte. Ma ben presto si
stancò di questa assiduità coniugale. E allora Anna, più viva che mai, cercò di
consolarsi. Divenne amica di una dama molto pericolosa: Marie de Rohan, duchessa
di Chevreuse. Fu proprio lei a buttare la regina tra le braccia di George
Villiers, duca di Buckingham, il bell'ambasciatore inglese. Il giovane
diplomatico era stato il favorito del re d'Inghilterra Giacomo I. Alla sua morte
divenne subito il favorito del nuovo re, Carlo I di Stuart. Nel giugno 1625
Carlo mandò il bell'ambasciatore a Parigi a negoziare il suo matrimonio con la
principessa Enrichetta, sorella di Luigi XIII, una vivace sedicenne.
Il bel giovane arriva a Parigi per un soggiorno di una settimana con ventisette
vestiti. Uno è tutto incrostato di diamanti che al primo ballo, per un incidente
forse voluto ad arte, cadono al suolo come grandine.
Buckingham ottiene la mano di Enrichetta per il suo re, ma non l'alleanza
dell'Inghilterra con la Francia. Allora irritato, per sfidare Luigi XIII, si
mette a corteggiare apertamente sua moglie, che non appare insensibile alla sua
bellezza. Anna lo trova assai attraente e flirta con lui.
In seguito Anna sarà accusata dal marito e dai suoi nemici non solo di aver
mancato alla fedeltà coniugale, ma anche di essere venuta meno agli impegni
politici. Anna contravvenne al primo dovere di una regina, estraniarsi dal paese
d'origine e abbracciare quello di adozione, e fece anzi il contrario: cospirò
con gli spagnoli, per di più in modo maldestro. Quando i suoi intrighi vennero
scoperti, nell'agosto 1637, la regina fu interrogata con asprezza dal
cancelliere Séguier, come se fosse una criminale. Fu costretta ad implorare
perdono, a mortificarsi, a scrivere una degradante confessione e a sottoscrivere
un documento in cui giurava che da quel momento si sarebbe comportata bene. Ma
l'umiliazione non la fece rinsavire, si tuffò anzi in tutte le congiure
possibili. Il re furioso la trattò con spietatezza, ma il loro rapporto sarebbe
stato pessimo anche senza gli intrighi di lei: i due erano caratterialmente
troppo diversi. Anna irritava Luigi anche perché non riusciva a dargli un erede.
Il re era ingiusto, visto che non faceva nulla per aiutarla nell'impresa. Per
ventidue anni, dal 1615 al 1637, la Francia attese invano che la sua sovrana le
regalasse un Delfino. La regina, pur avendo rapporti sessuali assai rari col
marito, restò incinta due volte ma ebbe due aborti. Il popolo cominciò ad
odiarla, convinto che avesse un grembo sterile e sfortunato, ma Anna si prese la
rivincita, partorendo nel 1638 l'erede e due anni dopo suo fratello, Filippo.
Questa duplice prodezza le riconquistò il favore dei francesi, ma non l'amore
dello sposo. Al momento della nascita del Re Sole, Luigi non volle neppure
abbracciare la moglie, come imponeva, se non l'amore, almeno l'etichetta.
Alla morte di Luigi XIII, Anna diventa reggente e fa il suo ingresso solenne in
quella Parigi che l'ha odiata e amata. Per la Francia la reggente rappresenta
una grande speranza. Il popolo è stato bene col re e col cardinale ma, ingrato
come sempre, li ha già ripudiati. Anna ha dalla sua il vantaggio di essere stata
sempre stata emarginata da quei due tristi personaggi. E' ancora bella, allegra
e generosa.
Vanitosa e civetta per tutta la vita, nella vedovanza rinunciò a ornare gli
abiti con oro e argento. La sua raffinatezza era tale da farle sorvegliare
rigorosamente tutto il suo abbigliamento. Ordinava si lavare in molta acqua le
sue camicie e le lenzuola. Tra le pietre che portava con sé c'erano i
ritratti-cammeo di chi l'aveva amata e di chi non l'aveva fatto: il suocero
Enrico IV, il marito Luigi XIII, i santi, le sante, le principesse.
Il rapporto tra Anna d'Austria e Giulio Mazzarino è uno degli aspetti più
misteriosi della vita della madre di Luigi XIV. Il prelato italiano era
abilissimo e, a differenza di Richelieu, sapeva parlare alle donne, specialmente
alle regine. Anna probabilmente non fu mai la sua sposa segreta. Ma il suo
affetto e il suo attaccamento per il cardinale vanno molto al di là della
semplice stima e della semplice stima e del rapporto tra una sovrana e il suo
ministro.
Il più bel giorno della vita di Anna sarà nel 1659 quando a Saint-Jean-de-Luz
vedrà il giovane re sposare la figlia di sua fratello, Maria Teresa.
Diede molto ai poveri e sostenne il meraviglioso, carismatico, Monsieur Vincent,
san Vincenzo de' Paoli.
Anna fu una grande regina. Eppure il suo corpo non riposa più nella cattedrale
di Saint-Denis come quelli di tutte le figure più illustri fra i re e le regine
della storia della Francia. Durante la Rivoluzione nel 1793 i sanculotti
portarono via dalla tomba i resti di Anna e li scaraventarono con sprezzo in una
discarica.
Tratto da "Il Re Sole" di Guido Gerosa.