VILLA PALAGONIA
Uno dei più conosciuti e visitati monumenti di
Sicilia: Villa Palagonia a Bagheria (PA).
Superba ed eccentrica villa che, già nel Settecento, viene visitata da illustri
viaggiatori, che la considerano come il luogo "più originale che esiste al mondo
e famoso in tutta l'Europa".
La sua costruzione ebbe inizio nel 1715 per volere di Don Francesco Ferdinando
Gravina e Crujllas, V principe di Palagonia, pari del regno, cavaliere del Toson
d'oro, prestigiosa onorificenza dei re di Spagna.
Per la progettazione di questa residenza di villeggiatura fu incaricato il frate
domenicano Tommaso Maria Napoli, architetto coadiuvatore del Senato di Palermo
con la qualifica di "ingegnere militare".
Come collaboratore nella direzione dei lavori della costruenda villa viene fatto
il nome di un altro grande e stimato architetto siciliano: Agatino Daidone.
Nel 1713, con la successione di Ignazio Sebastiano Gravina, erede del padre
Francesco Ferdinando, iniziano i lavori per la realizzazione dei corpi bassi che
circondano la villa. Invece la particolare ed eccentrica decorazione si deve al
nipote del fondatore della villa, Francesco Ferdinando Gravina e Alliata. A
questi, il VII principe di Palagonia, si devono i lavori, intrapresi nel 1749,
di completamento dell'interno complesso monumentale di villa Palagonia con le
decorazioni e gli arredi interni ed esterni che hanno fatto conoscere al mondo
la sua residenza di Bagheria quale la "Villa dei Mostri", dovuta alla
particolare decorazione che adorna i muri esterni dei corpi bassi, formata da
statue in "pietra tufacea d'Aspra", raffiguranti animali fantastici, figure
antropomorfe, statue di dame e cavalieri, musicisti e caricature varie. La villa
possiede uno straordinario disegno planimetrico unitario, con tutti gli elementi
che si sviluppano e agiscono coordinatamente rispetto all'asse baricentrico del
viale. Molto particolare è lo scalone a doppia rampa, realizzato in pietra
calcarea, sotto il fastoso principesco stemma della famiglia Gravina.
Al piano nobile, si accede da un vestibolo ellittico fatto affrescare con scene
raffiguranti le fatiche di Ercole, in omaggio al nuovo gusto di fine settecento,
da Salvatore Gravina, successore del fratellastro Francesco Ferdinando II.
Alla sua destra la "Galleria" o "Sala degli Specchi" con il soffitto interamente
ricoperto da specchi, con dipinti raffiguranti una balaustra con sovrastante
cielo e fantastici uccelli. Le pareti di questa grande sala sono adornate con
finissimi marmi, con vetri colorati e da altorilievi marmorei rappresentanti il
fondatore della villa e il nipote committente dei "mostri" con le rispettive
mogli, antenati di casa Gravina e di illustri personalità delle case regnanti
d'Europa. Sul pavimento un accurato disegno in marmo policrono del Settecento
siciliano.
Da questo ampio scalone si accede alla sala della cappella e, di fronte ad essa,
attraversando la "sala degli specchi" si giunge nella sala del biliardo.
Dalla sala ovale d'ingresso si giunge anche negli appartamenti privati ella
villa, oggi non visitabili, che sono costruiti da una serie di sale poste in "enfilade".
Nel 1885 la villa fu acquistata dalla famiglia Castronovo che ancora oggi,
grazie ai suoi eredi, rende possibile la visita ad uno dei più straordinari
monumenti della civiltà barocca europea, creato nella terra di Sicilia.
Le persone nella foto siamo io e mia sorella