LA SALA DEL CONSIGLIO
Si trova immediatamente dopo la Sala del Trono, nella zona dove il maggior impulso ai lavori fu voluto da Gioacchino Murat, nota come "Appartamento Nuovo" è datata '800. Le dimensioni della Sala del Consiglio sono ben lontane da quelle maestose della Sala del Trono, ma le decorazioni sono ugualmente pregevoli. Vi lavorarono Agostino Fondi per gli ornati della volta e Giuseppe Cammarano che realizzò Pallade che premia le Arti e le Scienze per mezzo del Genio della Gloria. Il pavimento è a disegni geometrici. Alle pareti, quadri dell'inizio '800 dell'Accademia Napoletana che raffigurano Abramo che scaccia Agar e Ismaele alla presenza di Sara e Isacco, dovuto a Raffaele Postiglione, Zingara che predice a Felice Peretti, L'ascesa al Pontificato, dovuto a Tommaso De Vivo e Cornelia Madre dei Gracchi di Francesco Oliva. Il Cammarano, ritenendo che gli ornati della volta non armonizzassero col suo dipinto, chiese allo stesso Fondi di rifarli. I busti in marmo sono quelli di Francesco I e di sua moglie Maria Isabella. L'arredo si compone, oltre che dal camino in marmo con intagli del Santangiolo, delle consolle in legno dorato, dei candelieri di bronzo a cinque lumi con la base in marmo, della specchiera, dei lampadari, di un tavolo neo-barocco di Raffaele Giovine con medaglioni in porcellana sul quale poggia una corbeille di Sèvres, di un vaso di bronzo dorato e cesellato con foglie di acanto e puttini alati.