LE ALTRE GUERRIERE DELL'ANIMAZIONE GIAPPONESE
Oscar François de Jarjayes è diventata un’eroina simbolo di manga ed anime, amata anche da chi non ha poi seguito il mondo degli otaku, ma non è l’unica ragazza guerriera proveniente dal mondo del Sol levante, anche se a Riyoko Ikeda va forse riconosciuta una marcia in più come cura, carisma del personaggio e capacità di costruire un intreccio interessante. Del resto, la figura della donna combattente è presente nell’immaginario orientale, come dimostrano leggende indiane, cinesi (alla base poi del filone popolare del cinema wuxpian di cappa e spada) e anche giapponesi. Non sono culture pro donne, se non solo molto di recente, ma sono culture in cui si sono immaginate donne alle prese con avventure e combattimenti.
Tornando ai manga e agli anime, già Osamu Tezuka aveva creato una ragazza guerriera, che viveva le sue avventure in un mondo tra la fiaba e il fantasy: Sapphire o la principessa Zaffiro per dirlo all’italiana, protagonista di Ribbon no kishi, tra l’altro uno dei fumetti e personaggi preferiti proprio dalla Ikeda, che però scelse per la sua Oscar un contesto più realistico e storico. Go Nagai, autore di rottura, trasgressivo e inventore dei robottoni giganti, ha popolato i suoi manga ed anime di personaggi femminili che non stavano certo a casa a fare la calzetta, da Hikaru Makiba (da noi nota come Venusia) di Grendizer Goldrake a Miwa di Jeeg robot d’acciaio, rileggendo anche la leggenda della regina Himiko, condottiera e sciamana, e facendone una nemica, sempre in Jeeg, mentre nell’anime spicca anche il personaggio di una Oscar se possibile ancora più tragica e tormentata, il generale Flora. Del resto, Go Nagai è anche autore di tre eroine combattenti, forse più rivolte al pubblico maschile che femminile, e cioè Kekko Kamen, Devilady e soprattutto Cutie Honey, diventata poi negli anni un’icona lesbica. Leiji Matsumoto ha popolato i suoi manga di donne algide, alte e diafane, ma alcune di queste donne erano temibili guerriere, e cioè le Mazoniane, nemiche giurate con qualche ragione di Capitan Harlock, senza dimenticare Emeraldas, donna pirata del futuro come Harlock, anche lei combattente per la libertà.
Yumiko Igarashi, l’altra regina con Riyoko Ikeda dello shojo anni Settanta, ha legato il suo nome alle bionde eroine Candy Candy e Georgie, ma nel suo curriculum c’è anche un manga che i e le fan di Berubara dovrebbere avere nella loro biblioteca di fumetti e cioè La spada di Paros, storia dal sapore fantasy con una principessa guerriera abbastanza simile ad Oscar che oltre tutto amoreggia con una contadina. Rumiko Takahashi ha costruito nei suoi manga mondi simpatici, paradossali e fantastici in cui le ragazze sono grandi protagoniste, in tutte le loro sfaccettature. Tra le combattenti non si può non citare Ryunusuke di Lamù, ragazza maschiaccio cresciuta dal padre come se fosse un uomo, Shampoo e Akane di Ranma ½, la prima guerriera soave e leziosa come la gattina in cui si trasforma, la seconda decisamente aggressiva e fuori dalle righe. Hayao Miyazaki ha realizzato splendidi lungometraggi in cui le bambine e le ragazze sono al centro spesso della storia: la sua guerriera per antonomasia è Nausicaa, protagonista del suo primo, grande successo Nausicaa nella valle del vento, che in un mondo medievale futuro post atomico cerca un equilibrio con tutte le forze naturali, ma non si può non dimenticare un’altra guerriera ecologista, la principessa Mononoke del film omonimo, impegnata a difendere dalla devastazione la sua foresta e i suoi spiriti. Le Clamp, fan diventate poi disegnatrici e autrici, hanno riletto ed omaggiato nelle loro opere vari filoni, e tra i loro personaggi spicca l’universo di guerriere del fantasy con omaggio ai robottoni Magic Knight Rayearth, Hikari, Umi e Fu, catapultate in un paese delle meraviglie con molte insidie dove incontreranno altre combattenti, maghe e principesse.
Ragazze guerriere c’erano anche in due shonen come I cavalieri dello zodiaco (come dimenticare Castalia e soprattutto Tisifone) e Ken il guerriero (Julia ma anche Lynn sanno combattere), per qualche anno negli shojo sono andate per la maggiore le maghette, fino ad arrivare alla saga di Sailor Moon di Naoko Takeuchi, tra fiaba, commedia adolescenziale, rilettura di miti, dopo le protagoniste giocano sul doppio ruolo di ragazze normali e guerriere, in una serie di avventure in cui le fanciulle combattenti sono sia le buone ma anche le cattive, con tanto di regine uscite dal folklore europeo e mostri ispirati alle leggende giapponesi. Nell’anime robottico Neon Genesis Evangelion, capace di innovare un genere, lanciato negli anni Novanta e oggetto di un remake negli ultimi due anni, non mancano ragazze combattenti, come la sfrontata Asuka o la misteriosa Rei Ayanami, personaggio chiave di tutta la vicenda, emblema anche di un eterno femminino che deve scongiurare la catastrofe. Tra riprese di personaggi e nuove proposte, spicca tra manga ed anime degli ultimi anni Madoka magica, storia di maghette decisamente cupa e controcorrente, in cui le protagoniste sono di nuovo un misto tra majokko e guerriere, come in Sailormoon ma con toni ancora più cupi. Insomma, le colleghe di Versailles no Bara si sprecano, con toni più diversi, e, se Oscar rimarrà sempre nel cuore dei fan in un posto speciale, è senz’altro divertente scoprire anche queste altre ragazze combattenti. C’è da dire che cento ad uno questo film non uscirà in altri Paesi al di fuori di Francia, Belgio e Repubblica ceca: non ne sentiremo la mancanza, peccato che poteva essere l’occasione per rinverdire un’eroina ma per questo ci sono i film classici, sempre belli e ben fatti, con un ritmo che fa invidia alle storie delle protagoniste moderne. D’altro canto i fan di Berubara sono abituati con il trash, visto il fantastico si fa per dire film dal vivo di Jacques Demy. Spiace che storie così belle non siano di ispirazione per tutti e diano vita a imitiazioni così mal riuscite e squallide, ma sembra che ultimamente in Francia ci sia questa tendenza, a rifare male i classici del passato. E cercare nuove idee? O provare a rifare bene? |